Mozza le mani alla moglie perchè partorisce femmina

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Pakistan, ennesimo atto di violenza, che vede un uomo mozzare le mani alla moglie perchè ha partorito la quarta figlia femmina.
Le discriminazioni verso donne e bambine non finiscono e portano un uomo della provincia del Punjab a mozzare la mani della moglie, perchè per la quarta volta consecutiva ha dato alla luce una bimba. Le condizioni della donna sono gravissime, per via della forte emorragia. L’uomo è stato subito arrestato ad altri sei parenti.

La donna si chiama Musarrat Bibi, che dopo aver dato alla luce la bimba, è stata rinchiusa in una stanza con le altre figlie.
Il marito, Altaf Hussein, ogni sera quanto tornava da lavoro, la riempiva di botte. ”Per due mesi ho vissuto da prigioniera con il terrore di quando tornava a casa”. Così ha raccontato la povera moglie, salvata in tempo dai poliziotti, che poi aggiunge ”Mi rinfacciava di avergli dato solo figlie e che me l’avrebbe fatto ricordare in qualche modo”.
La moglie, vedendosi rinchiusa in quella stanza, terrorizzata, ha chiamato subito suo padre che, arrivato in casa, è stato barbaramente aggredito da Altaf e i due fratelli, lanciando oggetti, coltelli e cercando così di ucciderlo. A questo punto Altaf, colto dall’ira, taglia le mani alla moglie con un accetta. Trovata distesa in un lago di sangue dai poiliziotti, la donna è in condizioni gravi, anche per via degli evidenti segni di denutrizioni riscontrati sul suo corpo e su quello delle figlie.

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E’ davvero sconvolgente sapere che, nel 2011, si debba ancora assistere a scene così terrificanti nel mondo, nonostante ci sia ancora qualcuno che difende le ragioni culturali e religiose che portano solo a distruzione e violenza, io rimango fermamente convinto che ciò sia ingiusto e deprorevole. Non sono mai di parte negli articoli che scrivo, mi limito a commentare da un punto di vista che va oltre il buonismo, il moralismo o i miei pensieri di base, che possono essere condivisi o meno – Ma dinnanzi a queste tragedie, credo che non debbano esistere doveri o diritti politici, religiosi o tradizionali, che giustifichino tali barbarie, ma solo buon senso e umanità, almeno verso creature innocenti come i bambini, che a differenza degli adulti, stanno ancora imparando a valutare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e che non hanno una reale percezione del dolore psico-fisico, e che quindi associano le violenze subite, a una loro colpa, che sostanzialmente non c’è, non esiste.

O forse se tutto ciò non accadesse, non saremmo davvero umani? Forse, tutto questo è UMANO. Beh, se fosse così, permettetemi di dirlo… Mi vergogno di appartenere a questa specie e sono fiero di non essere un umano normale.

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